Carissimi amici,
Mi e' tanto caro ringraziarvi per il vostro dono, tanto gradito. Voi avete fatto prova di una grande bonta' a riguardo dei nostri piccoli bambini, "Stelle di Betlemme".
Accogliere questi piccoli essere abbandonati, privati dei loro diritti i piu' legittimi qual e' l'amore di un papa' e di una mamma e' il nostro grande e doveroso impegno. Ogni storia porta in loro delle cicatrici indelebili di sofferenze e di privazioni. La storia di una nascita d'amore per alcuni e la storia di sangue per altri.
Questi neonati nati fragili fin da l'espulsione del dolce calore del seno materno si vedono immediatamente abbandonati come un oggetto.
Carissimi amici, vi siete voluti piegare su questi piccoli esseri con tanto amore, con un cuore grande e generoso al di la' di tutte le sofferenze; avete prestato l'orecchio alle pulsazioni del cuore, della vita che batte per tutti senza distinzioni di razze e di religioni.
A suo turno il Cristo vi apre le sue grandi braccia per esprimervi il suo amore: 'Chiunque accoglie un piccolo bambino nel mio nome e' me che accoglie; colui che e' il piu' piccolo tra voi tutti e' il piu' grande' (Luca 9-48).
Con Amicizia e gratitudine.
Aff.ma Suor Sophie
Figlia della Carita'
sabato 6 febbraio 2010
lunedì 1 febbraio 2010
Con l'Orfanotrofio nel cuore
Nel recente viaggio in Terra Santa (8-15 Maggio 2009), Benedetto XVI ha visitato Betlemme e davanti ad un campo di rifugiati ha detto: "I muri si costruiscono facilmente, ma non durano per sempre". Parole intessute di una profonda saggezza e che avranno certamente rinfrancato e infuso speranza negli animi dei tanti missionari e volontari laici, che da anni operano in Palestina, al servizio della popolazione locale, negli ospedali, nelle scuole, ovunque - in definitiva - ci sia bisogno di solidarita' e assistenza.
Nel pellegrinaggio del 18-25 Aprile 2008, noi, pellegrini di Terra Santa del Monterosso, abbiamo avuto modo di conoscerne alcuni, anzi alcune, davvero molto speciali: per via del pernottamento presso la Saint Vincent Guesthouse, una casa-albergo, molto curata ed accogliente, gestita da suore della Compagnia delle Figlie della Carita' - abbiamo incontrato suor Maria, missionaria originaria di Padova, capace di tenerci incollati alle sedie per una serata intera con i racconti drammatici, ma pieni di umanita', della sua Betlemme e sour Sophie, figura carismatica, madre e responsabile dell'intera struttura. Queste relazioni, brevi ma intense e, soprattutto, l'esperienza diretta vissuta presso la "Crèche", l'Orfanotrofio annesso alla Guesthouse, una struttura che ospita circa 120 bambini - forse l’unico punto di riferimento per le donne in difficoltà che esiste nell'area - sono state tra i momenti piu' significativi di tutto il viaggio.
Il peso che grava sulle spalle di queste suore e' assai gravoso. In una lettera dello scorso Febbraio, Suor Maria e Sour Sophie ci informavano che la situazione attorno a Betlemme, purtroppo - continua a peggiorare. I severi controlli militari e la tragica espansione del muro calpestano con umiliante sistematicita' i diritti fondamentali della popolazione, rendendo la vita miserabile e le prospettive oscure. Una condizione di disperazione che contribuisce ad acuire il fenomeno dell'abbandono dei neonati, specialmente quelli affetti da problemi fisici.
Nonostante tutto, pur tra mille difficolta', qualcosa si muove. Anche grazie ai fondi raccolti nella nostra comunita' di Monterosso lo scorso anno (circa 1200 euro) e, piu' in generale, alle donazioni del sostegno a distanza favorite da associazioni e parrocchie gemellate con la "Crèche", le suore della Compagnia delle Figlie della Carita' hanno recentemente portato a termine alcuni lavori di espansione della nursery. Un piccolo ponte costruito per la pace, come direbbe padre Pater Ernst Schnydrig, fondatore del vicino Caritas Baby Hospital (altro luogo simbolo visitato dal Papa).
Anche quest'anno, per Natale, i pellegrini del Monterosso non hanno voluto far mancare il loro sostegno alle suore di Betlemme: abbiamo raccolto e spedito a Sour Sophie una somma di 1510 Euro. Un piccolo contributo, messo nelle mani operose di persone preziose e straordinarie, da parte di chi non potra' dimenticare mai il sorriso tenero e innocente di quei bambini.
Nel pellegrinaggio del 18-25 Aprile 2008, noi, pellegrini di Terra Santa del Monterosso, abbiamo avuto modo di conoscerne alcuni, anzi alcune, davvero molto speciali: per via del pernottamento presso la Saint Vincent Guesthouse, una casa-albergo, molto curata ed accogliente, gestita da suore della Compagnia delle Figlie della Carita' - abbiamo incontrato suor Maria, missionaria originaria di Padova, capace di tenerci incollati alle sedie per una serata intera con i racconti drammatici, ma pieni di umanita', della sua Betlemme e sour Sophie, figura carismatica, madre e responsabile dell'intera struttura. Queste relazioni, brevi ma intense e, soprattutto, l'esperienza diretta vissuta presso la "Crèche", l'Orfanotrofio annesso alla Guesthouse, una struttura che ospita circa 120 bambini - forse l’unico punto di riferimento per le donne in difficoltà che esiste nell'area - sono state tra i momenti piu' significativi di tutto il viaggio.
Il peso che grava sulle spalle di queste suore e' assai gravoso. In una lettera dello scorso Febbraio, Suor Maria e Sour Sophie ci informavano che la situazione attorno a Betlemme, purtroppo - continua a peggiorare. I severi controlli militari e la tragica espansione del muro calpestano con umiliante sistematicita' i diritti fondamentali della popolazione, rendendo la vita miserabile e le prospettive oscure. Una condizione di disperazione che contribuisce ad acuire il fenomeno dell'abbandono dei neonati, specialmente quelli affetti da problemi fisici.
Nonostante tutto, pur tra mille difficolta', qualcosa si muove. Anche grazie ai fondi raccolti nella nostra comunita' di Monterosso lo scorso anno (circa 1200 euro) e, piu' in generale, alle donazioni del sostegno a distanza favorite da associazioni e parrocchie gemellate con la "Crèche", le suore della Compagnia delle Figlie della Carita' hanno recentemente portato a termine alcuni lavori di espansione della nursery. Un piccolo ponte costruito per la pace, come direbbe padre Pater Ernst Schnydrig, fondatore del vicino Caritas Baby Hospital (altro luogo simbolo visitato dal Papa).
Anche quest'anno, per Natale, i pellegrini del Monterosso non hanno voluto far mancare il loro sostegno alle suore di Betlemme: abbiamo raccolto e spedito a Sour Sophie una somma di 1510 Euro. Un piccolo contributo, messo nelle mani operose di persone preziose e straordinarie, da parte di chi non potra' dimenticare mai il sorriso tenero e innocente di quei bambini.
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