Il tragitto verso l'aereoporto di Montichiari (BS) e' abbastanza breve, ma il Don ci invita subito al canto, che parte un po' a pezzi e svogliatamente. Nelle ultime fila, Marina e Luca si dedicano al gossip: al centro di tutto, le confidenze di Silvia.Arrivati al G. D'Annunzio, scendiamo dal pullmann e spunta fuori una carrozzella: quella di Manuela. Che stupore! Era l'unica che al primo e unico incontro preparatorio a cui ero stato non aveva detto praticamente nulla di se' e non aveva spiegato il motivo per cui aveva aderito a questo viaggio.
Il check-in e' una specie di terzo grado: accidenti, quante domande! Perche' ti imbarchi per Israele? Come hai saputo di questo viaggio organizzato? Da quanto tempo conosci Don Luciano? Hai preparato tu il tuo bagaglio? Lo hai lasciato incustodito anche solo per qualche minuto? Imbarchi armi? Esplosivi??? Roba da matti, ma il Don raccomanda pazienza: e' la prassi. Ammazziamo anche l'ultima ora, tra controlli e metal detector. Poi, finalmente, saliamo a bordo del nostro aereo e decolliamo. Si parte!
Ore 23 locali (un’ora in piu’ di differenza, rispetto all’Italia), usciamo dall’aereoporto Ben Gurion di Tel Aviv e ci incamminiamo verso il pullmann. Siamo tutti stecchiti dal viaggio: me ne accorgo sentendo Marina lanciare l’idea dei tapis roulant per le strade delle nostre citta’. Fuori l’aria e’ carica di profumi, il termometro segna 20 gradi. Cerco di stare sveglio nel tragitto verso Nazareth, per studiare il paesaggio, ma nel buio mi rimangono impresse soltanto le luci verdi dei minareti. E’ il benvenuto che riceviamo dalla Terra Santa. La guida ci preannuncia la sveglia alle 6:30, mentre arriviamo all’hotel. Spegniamo la luce poco prima delle 2:00. Domani sara’ una giornata impegnativa.
1 commento:
Come sempre un ottimo reportage...da leggere giorno per giorno per assaporarne appieno il contenuto e cogliere ogni sfumatura...
A presto... Davide
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