Sveglia prima dell’alba (alle 4:30), stavolta siamo io e Manu ad arrivare in ritardo in pullmann. Le partenze non mi sono mai piaciute, figuriamoci questa, dopo una settimana tanto particolare e intensa! E poi ho dormito meno di quattro ore. Ieri sera, all'alba di mezzanotte, infatti, Tina s'e' accorta di aver smarrito i biglietti aerei di ritorno per se' e Roberta e chiaramente s'e' fatta prendere dall'agitazione. Davanti a lei, in quel momento, c'eravamo io e il Don e ce n'e' voluta per rassicurarla e convincerla ad andarsene a letto tranquilla, che tanto una soluzione l'avremmo trovata. E giusto per portarci avanti, abbiamo chiamato la sciura dell'agenzia viaggi di Bergamo, che gentilmente ci ha consigliato sul da farsi.
Arrivati in aereoporto, sono scattate le ultime foto di rito. Un paio pure con il buon Ahmad (da pronunciarsi con la "h" catarrosa: se avete dubbi chiedete a Biste, che ha sviluppato un certo orecchio per la fonetica araba), che nel corso della settimana si e' rivelato essere persona di grande sensibilita' e gentilezza d'animo. Un esempio - ma chissa' quanti altri ce ne sono in giro per la Palestina - di musulmano che lavora a fianco di guide israeliane e al servizio del turismo religioso cristiano con grande serieta' e rispetto. Purtroppo, al telegiornale questo tipo di storie non fanno notizia.
Cerchiamo la zona del check-in (particolarmente severo ed elaborato!) e scopriamo che il volo e' stato posticipato di due ore: in pratica, abbiamo la bellezza di cinque ore davanti, da ammazzare in qualche modo. Sbrigate le pratiche per l'imbarco, prendiamo possesso delle comode poltrone della grande sala d'aspetto (quella con al centro la fontata-sciaquone) e cerchiamo di dormicchiare un po'. Qualcuno propone uno spuntino da zio Mc, altri sfogliano le guide turisticche che avrebbero voluto leggere strada facendo, mentre qualcun altro si avventura per negozi, non pago della grande incetta di sali, creme e crocefissi dei giorni scorsi.
Scambio le ultime chiacchiere con Luciano e scopro che, oltre alla passione per i pacchetti software di elaborazione delle immagini, abbiamo in comune un bel po' di esperienze nello stesso ambito lavorativo. Per poco non ci siamo incontrati sul campo. Da una parte, quasi mi stupisco del fatto che dietro questi pellegrini ci siano persone della vita reale; dall'altra, mi accorgo che l'incanto del viaggio, ormai, e' finito. Siamo proprio scesi da quel pullmann. Di piu'. L'aereoporto, contrariamente alla sua naturale funzione, sembra averci riportato un po' tutti coi piedi per terra.
A Brescia, questa sensazione e' ancora piu' netta; tuttavia, c'e' in molti di noi c'e' ancora tanta voglia di scherzare e di gustarsi le ultime battute di un coro ormai affiatato.
Arriviamo a Monterosso. Baci e abbracci fra tutti, con la solenne promessa di rivederci presto. Nel cuore, ho un grande senso di pace e gratitudine. E tanta, tanta voglia di raccontare...
2 commenti:
vedo con piacere che non sono il primo travelnet a lasciare il suo commento.
Nulla di particolare, solo i miei complimenti per questo blog così ricco e bello.
spero di poter leggere presto molti altri commenti..
Grazie ancora.
don
Grazie a te, caro Don! Con questo blog, abbiamo essenzialmente cercato di restituire alla comunita' (Monterosso, certo, ma anche la big community di Internet) un po' di quelle grandi emozioni che il pellegrinaggio in Terra Santa ci ha saputo dare.
In realta', quando diciamo "pellegrinaggio", non ci riferiamo tanto al viaggio, quanto piuttosto alle persone con cui lo abbiamo condiviso. E a te, anzitutto.
Con affetto.
Posta un commento